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Come si fa un’analisi di benchmarking: un esempio pratico

Come si fa un’analisi di benchmarking nel concreto? Nel precedente articolo ti ho spiegato cos’è un benchmark, a cosa serve il bechmarking e i suoi ambiti di applicazione, che vanno dalle attività aziendali alle problematiche pratiche delle persone.

Ti faccio un esempio di come può essere svolta un’analisi di benchmarking per un sito web, inteso sia come sito aziendale sia come sito di presentazione personale o blog.

Stabilisci il tuo benchmark e procedi con l’analisi di benchmarking

Ammettiamo che tu voglia migliorare le prestazioni del tuo sito web che non riceve sufficienti visite o conversioni di valore. Ecco i passaggi da seguire. Ricorda che l’analisi deve essere scritta per poter accedere meglio ai dati anche in futuro: meglio quindi usare un file Word, Excel o qualunque altro formato che ti consenta di rielaborare i dati.

E tieni anche presente che:

Il benchmark è l’obiettivo o standard di riferimento
Il benchmarking è il processo di confronto, analisi e miglioramento che sfrutta i benchmark

Il benchmark è in ogni caso diverso da un semplice obiettivo. L’obiettivo è un traguardo che tu vuoi raggiungere ma non include un’analisi su chi ha fatto meglio di te.

Ad esempio, posso pormi come obiettivo di perdere 10 chili in un anno con la dieta. Ma se io invece di pormi un obiettivo utilizzassi un benchmark, farei un confronto con persone come me che si sono rimesse in forma in meno tempo. Le quali magari hanno perso 10 chili in soli 6 mesi, perché oltre alla dieta hanno fatto anche esercizio fisico.
Con un benchmark quindi ho performance migliori, perché diminuisco le tempistiche e nel contempo faccio un’attività che mi tonifica e mi fa divertire.

Adesso torniamo al nostro esempio dell’analisi di benchmarking applicata al proprio sito web.

1. Definizione degli obiettivi e analisi del proprio sito web

Prima di tutto considera i punti di forza e di debolezza del tuo sito web che necessita di miglioramento. Sfrutta i dati analitici sulle visite degli utenti, rileva eventuali pagine che non ricevono mai traffico, elenca le pagine maggiormente visitate, controlla i referral (da dove arrivano gli utenti? Motori di ricerca, social network, link diretti, ecc). Esegui anche test di user experience chiedendo pareri ed opinioni ad amici e familiari.

2. Raccolta dei dati dei competitor (i benchmark)

Fai un elenco di siti di possibili competitor o di siti che sono nel tuo stesso ambito e che performano meglio. Se ce ne sono tanti, conviene prenderne in considerazione solo alcuni, non più di dieci. Effettua la stessa analisi dei punti di forza e debolezza sui siti dei competitor per capire cosa loro fanno meglio e cosa fanno peggio. Analizza anche come la combinazione dei vari fattori influisce sui loro risultati.

3. Confronto tra l’analisi del tuo sito e i dati dei competitor

A questo punto puoi confrontare i dati del tuo sito con i dati dei competitor. Poniti alcune domande fondamentali. Quale dei competitor raggiunge meglio l’obiettivo? Quali caratteristiche hanno i siti web dei competitor, tali da permettere il successo? I siti dei competitor risolvono il problema? Quali vantaggi offrono i competitor rispetto al tuo sito web? Ci sono vari tool online che ti aiutano ad avere delle stime sul traffico e sul rendimento dei tuoi competitor, come Ubersuggest o SeoZoom.

Nel concreto il tuo benchmark potrebbe essere questo: i competitor appaiono tra i primi risultati della ricerca di Google e mediamente ottengono 5.000 visitatori al mese (mentre il tuo ne ottiene solo una cinquantina). Il fine ultimo sarà di migliorare il posizionamento e aumentare le visite.

Ora è arrivato il momento di apportare le modifiche al tuo sito. Rafforza le caratteristiche migliori e non aver paura di stravolgere completamente i fattori più deboli che non generano risultati.
Si tratterà di un processo graduale che non necessariamente ti porterà ad avere subito lo stesso numero di visitatori mensile dei leader ma che ti aiuterà comunque a perfezionare il sito web e la sua performance.

4. Monitoraggio

Nel corso del tempo è fondamentale fare una valutazione continua delle prestazioni per assicurarsi che i miglioramenti siano stati raggiunti e mantenuti.
Puoi anche aggiornare il tuo report di benchmarking inserendo nuovi competitor, anche appartenenti a settori completamente diversi, se hanno comunque trovato soluzioni geniali ad un problema che tu hai.

Importantissimo è raccogliere feedback: non solo da amici e familiari (che potrebbero dare un parere alterato dalle loro conoscenze pregresse del tuo sito) ma anche da persone estranee a te e al tuo settore.

Lo stesso procedimento può essere usato per il tuo account su un social network qualsiasi e per tutte le situazioni che ti ho elencato nel precedente articolo. Inoltre puoi liberamente trovare nuovi ambiti di applicazione. Ora che hai visto come si fa un’analisi di benchmarking, non ti resta altro da fare che provarla, scegliendo il tuo benchmark!

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